n.167 del 19.06.2017 (Parte Seconda)

Approvazione delle Linee guida regionali per la sorveglianza e il controllo della Legionellosi

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Premesso che:

– le infezioni da legionella sono un problema sempre più importante in sanità pubblica, sottoposte a sorveglianza speciale da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dell’Unione Europea - in cui è operante l’European Legionnaires’ Disease Surveillance Network, coordinato dallo European Centre for Disease Prevention and Control - e dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), che ha istituito dal 1983 il Registro Nazionale della Legionellosi;

– negli anni, in Italia, il numero di casi notificati è andato aumentando considerevolmente, passando dai 100 casi all’anno circa negli anni ’90 ai quasi 1500 nel 2014;

Richiamati:

– l’Accordo (Rep. n. 2193/CSR) del 13 gennaio 2005, ai sensi dell’articolo 4 del D.Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, tra il Ministero della Salute e i Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano, sancito in sede di Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano sul documento avente ad oggetto “Linee Guida recanti indicazioni ai laboratori con attività di diagnosi microbiologica e controllo ambientale della Legionellosi”;

– la Deliberazione della Giunta regionale n. 1115 del 21 luglio 2008, recante “Approvazione Linee guida regionali per la sorveglianza e il controllo della Legionellosi”;

– l'Accordo (Rep. n. 79/CSR) del 7 maggio 2015, ai sensi degli articoli 2, comma 1, lett. b) e 4, comma 1, del D.Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, sancito in sede di Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano sul documento recante “Linee guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi”, con il quale sono state riunite, aggiornate e integrate in un unico testo tutte le indicazioni riportate nelle precedenti Linee guida nazionali e normative, in particolare quelle pubblicate nel 2000 e quelle pubblicate nel 2005 per i gestori di strutture turistico-recettive e termali;

Rilevato che il suddetto Accordo del 7 maggio 2015 individua le più comuni tipologie di struttura e d’impianto a rischio Legionellosi e fornisce una guida nell’applicare il Protocollo di controllo del rischio con riferimento, in particolare, a quanto prevede il D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche e cioè che le misure di sicurezza si dovranno realizzare a seguito del procedimento di valutazione del rischio, di cui al Titolo X del citato Decreto Legislativo, e si dovranno attuare in conformità ai disposti del Titolo I;

Considerato che le nuove Linee guida nazionali contengono indirizzi, criteri e indicazioni generali che vanno contestualizzati e tradotti in specifiche linee di intervento, così come avvenuto con la Delibera di Giunta regionale n. 1115/2008, la quale recepiva, integrandole e aggiornandole, le Linee guida nazionali per la prevenzione e il controllo della Legionellosi emanate nel 2000;

Ritenuto, altresì, opportuno riconsiderare in termini di efficacia le scelte tecniche e gli indirizzi forniti con la Delibera di Giunta regionale n. 1115/2008 alla luce dei risultati prodotti e delle evidenze di letteratura nel frattempo emerse;

Dato inoltre atto che la Legionellosi è inserita nel “Sistema di segnalazione rapida di eventi epidemici ed eventi sentinella nelle strutture sanitarie e nella popolazione generale” attivato con deliberazione della Giunta regionale n. 186 del 7 febbraio 2005;

Considerato che con Determinazione dirigenziale n. 1869 dell’11 febbraio 2016 è stato costituito un apposito Gruppo di lavoro incaricato di formulare proposte gestionali e organizzative, nonché tecniche, per recepire le nuove Linee guida nazionali per la prevenzione e il controllo della Legionellosi e permetterne l’applicazione sul territorio regionale;

Dato atto del lavoro svolto dal Gruppo sopra citato, che ha portato alla elaborazione di un documento contenente Linee guida per la sorveglianza e il controllo della Legionellosi nelle abitazioni, nelle strutture ad uso collettivo, nelle strutture turistico-recettive e termali e in quelle sanitarie, socio sanitarie e socio-assistenziali;

Ritenuto di dover approvare il suddetto documento denominato “Linee guida regionali per la sorveglianza e il controllo della Legionellosi”, di cui all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, che fornisce al sistema sanitario regionale, agli operatori e alle Associazioni di categoria dei settori direttamente o indirettamente interessati alla problematica (operatori del settore turistico, termale e ricreativo, progettisti, impiantisti, tecnici addetti alla costruzione e manutenzione degli impianti, amministratori di condominio, ecc…) criteri e modalità per la valutazione del rischio e indicazioni finalizzate alla prevenzione e al controllo della Legionellosi sul territorio regionale;

Dato atto che le Linee guida regionali, nel recepire i contenuti delle Linee guida nazionali concordati in sede di Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano più sopra citati, provvedono ad aggiornare, anche alla luce dell’esperienza acquisita dall’applicazione delle precedenti Linee guida regionali:

a) i requisiti tecnico-costruttivi per la realizzazione dei nuovi impianti idro-sanitari e di condizionamento;

b) i criteri e le raccomandazioni per la gestione degli impianti a rischio e per il monitoraggio ambientale, con particolare riferimento alle strutture turistico-recettive, termali, ad uso collettivo (impianti sportivi e ludici, palestre, centri commerciali, fiere, esposizioni, ecc…), sanitario, socio-sanitario e socio-assistenziale;

c) le modalità di effettuazione degli interventi delle Aziende Sanitarie Regionali a seguito del verificarsi di casi di Legionellosi;

d) le modalità di collaborazione tra le Aziende Sanitarie, promuovendo un approccio multiprofessionale, al fine di rendere più efficaci i piani di sorveglianza e controllo nelle strutture sanitarie;

e) i criteri di qualità analitica e la rete organizzativa dei laboratori pubblici ambientali regionali;

Ritenuto necessario che i Comuni tengano conto di quanto previsto nell’allegato documento concernente le “Linee guida regionali per la sorveglianza e il controllo della Legionellosi”, provvedendo all’adeguamento dei propri regolamenti, al fine di assicurare nel territorio della Regione l’applicazione omogenea delle suddette Linee Guida a salvaguardia della salute pubblica;

Acquisito il parere favorevole espresso dal Consiglio delle Autonomie Locali nella seduta del 29 maggio 2017 e trattenuto agli atti del Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare;

Acquisito inoltre il parere favorevole espresso dalla Commissione Assembleare Politiche per la Salute e Politiche Sociali nella seduta del 6 giugno 2017 e trattenuto agli atti del Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare;

Visti:

– la L.R. 12 maggio 1994, n. 19 “Norme per il riordino del Servizio Sanitario Regionale ai sensi del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal Decreto Legislativo 7 dicembre 1993, n. 517” e successive modifiche;

– la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle LL.RR. 6 luglio 1977 n. 31 e 27 marzo 1972 n. 4” per quanto applicabile;

– la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modificazioni;

– la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull'organizzazione ed il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale” e successive modifiche;

– il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni” e ss.mm.ii.;

– la determinazione dirigenziale n. 12096 del 25 luglio 2016 avente ad oggetto “Ampliamento della trasparenza ai sensi dell'art. 7, comma 3, D.Lgs. 33/2013, di cui alla deliberazione della Giunta regionale 25 gennaio 2016 n. 66”;

– la propria deliberazione n. 89 del 30 gennaio 2017 avente per oggetto “Approvazione Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019”;

– la propria deliberazione n. 486 del 10 aprile 2017 avente per oggetto “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019”;

Richiamate le proprie deliberazioni n. 193 del 27 febbraio 2015, n. 516 dell’11 maggio 2015, n. 628 del 29 maggio 2015, n. 1026 del 27 luglio 2015, n. 2185 del 21 dicembre 2015, n. 2189 del 21 dicembre 2015, n. 56 del 25 gennaio 2016, n. 106 dell’1 febbraio 2016, n. 270 del 29 febbraio 2016, n. 622 del 28 aprile 2016, n. 702 del 16 maggio 2016, n. 1107 dell'11 luglio 2016, n.1681 del 17 ottobre 2016, n. 2123 del 5 dicembre 2016, n. 2344 del 21 dicembre 2016, n.3 dell’11 gennaio 2017 e n. 477 del 10 aprile 2017;

Viste:

- la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente per oggetto: “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modificazioni, per quanto applicabile;

- la propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017 avente ad oggetto: “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”, ed in particolare gli artt. 21 e 22 dell’Allegato A), parte integrante e sostanziale della deliberazione medesima;

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell'Assessore alle Politiche per la Salute;

A voti unanimi e palesi

delibera

1. di approvare il documento denominato “Linee guida regionali per la sorveglianza e il controllo della Legionellosi”, di cui all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, per le motivazioni espresse in premessa e che qui integralmente si richiamano, alle quali i regolamenti comunali dovranno conformarsi;

2. di dare atto che il suddetto documento aggiorna criteri e modalità per la valutazione del rischio e indicazioni finalizzate alla prevenzione e al controllo della Legionellosi sul territorio regionale;

3. di confermare l’assetto organizzativo dei laboratori pubblici clinici e ambientali i cui criteri di qualità analitici fanno riferimento all’Accordo (Rep. n. 2193/CSR) del 13 gennaio 2005, ai sensi dell’articolo 4 del D.Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, tra il Ministero della Salute e i Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano, sancito in sede di Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano sul documento avente ad oggetto “Linee Guida recanti indicazioni ai laboratori con attività di diagnosi microbiologica e controllo ambientale della Legionellosi”;

4. di dare atto che per quanto concerne gli adempimenti richiesti dal D.Lgs. n. 14 marzo 2013, n. 33 e succ. mod., si rinvia a quanto espressamente indicato nelle proprie deliberazioni n. 89/2017 e n. 486/2017;

5. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna (BURERT).

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